Unguento alla Calendula

COMPOSIZIONE:

  • Olea Europea (olio extra vergine d’oliva)
  • Oleum Calendula Officinalis (oleolito di calendula)
  • Cera Alba
  • Olio essenziale Eucalyptus Globulus & Laurus Nobilis.

(L’oleolito di Calendula si ottiene dalla macerazione in olio d’oliva di fiori di Calendula officinalis e dalle dinamizzazioni del sole (digestione solare).)

 

 

 

UNGUENTO ALLA CALENDULA: RIMEDIO NATURALE

Viene utilizzato soprattutto nei seguenti casi:

  • contusioni;
  • lacerazioni tissutali;
  • ferite a lenta guarigione accompagnate da processi necrotici;

 

L’unguento Calendula è un cicatrizzante e disinfettante splendido, oltre a possedere una buona attività antinfiammatoria. La sua indicazione sono soprattutto quindi le ferite e le ulcere che tardano a cicatrizzare, ma può essere estremamente utile anche per dermatiti croniche, ponfi ed eruzioni cutanee. Può aiutare anche nel caso di punture di insetti. La crema, rispetto alla tintura, ha il grande vantaggio di essere assorbita più lentamente, permettendo un contatto prolungato fra i principi attivi della pianta e la cute. In oltre viene utilizzata contro le contusioni, nella pelle arrossata e infiammata in genere, contro acne, foruncoli e infezioni cutanee causate da stafilococchi, micosi del piede, herpes e per eliminare i geloni, per curare tagli, piaghe da decubito, ulcere, bruciature e scottature minori, nei neonati per le dermatiti, è indicata nelle infezioni dell’apparato genitale maschile.

  • è adatto a pelli delicate, secche, screpolate e facilmente arrossabili.
  • manifestando attività batteriostatica, aiuta ad accelerare la cicatrizzazione e la guarigione di bruciature, ulcere o piaghe in generale.
  • Consigliato per alleviare il bruciore e il prurito di eritemi solari e punture di insetti.
  • Indicato per le ragadi del capezzolo, anche durante l’allattamento, previa detersione del capezzolo prima della poppata.
  • Aiutando l’irrorazione sanguigna della cute, può essere utile nei casi di vene varicose e flebite.
  • Ottima per nutrire e lenire cuticole e unghie.

Applicare sulla pelle asciutta oppure umida, se si desidera idratare e far penetrare più velocemente il prodotto. Adatto per l’uso quotidiano.

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CALENDULA OFFICINALIS: PROPRIETÀ DELLA PIANTA

Calendula officinalis è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Composite. Cresce selvatica nei campi e nelle vigne, ma può essere coltivata anche nei giardini. Fiorisce quasi tutto l’anno (da aprile a ottobre) e possiede diverse proprietà terapeutiche, tanto da  essere molto utilizzata nella medicina naturale.

La Calendula cresce spontanea in tutta l’area mediterranea, dove fu importata dal Nord Africa e dall’Asia mediorientale.
Sull’etimologia del nome Calendula esistono pareri differenti. Secondo alcuni, il termine deriva dalla parola latina calendae che significa primo giorno del mese e questo significato potrebbe derivare da un’antica allusione allo scorrere del tempo; i semi della calendula, infatti, somigliano ai piccoli quarti di luna che compaiono una volta al mese. Secondo un’altra teoria, il termine deriva invece dalla parola greca kàlanthos che significa coppa o cesta e in questo caso il nome sarebbe riferito alla forma del fiore.

La Calendula presenta diverse proprietà, infatti:

  • è antisettica;
  • è antifungina;
  • contiene ormoni e precursori della vitamina A.

I suoi petali tonificano la pelle, ne curano le screpolature, le ustioni e gli eczemi. Per uso esterno, la calendula si presta alla realizzazione di impacchi contro acne, foruncoli, ustioni ed ulcere.

CURIOSITÀ SULLA CALENDULA

La Calendula è un fiore ricco di storia e simbologia ed è citata in moltissimi testi greci. Sia per i greci sia per i latini, il fatto che i fiori si aprissero al mattino per richiudersi al tramonto era considerato un simbolo di dolore per la scomparsa del sole: è proprio questa credenza che ha fatto in modo che la Calendula, nel corso dei secoli, sia stata associata a sentimenti di dolore  e pena.

L’associazione della Calendula al sentimento del dolore è ben esplicitato nella mitologia greca. Secondo la leggenda, infatti, la calendula nacque dalle lacrime della dea Afrodite, disperata per la morte del suo amante, Adone, che era stato trafitto da un cinghiale mandatogli contro da suo marito Ares.